back IL ROSARIO

Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Le Glorie di Maria

Sappiamo che la devozione del santo Rosario è stata rivelata a san Domenico dalla stessa Madre divina, quando essendo afflitto il santo e lamentandosi con la sua Signora a motivo degli eretici Albigesi che in quel tempo facevano grave danno alla Chiesa, la Vergine gli disse: «Questo terreno sarà sempre sterile, finché non vi cada la pioggia». Allora san Domenico comprese che questa pioggia era la devozione del Rosario, che doveva diffondere. Il santo lo predicò dappertutto e questa devozione fu abbracciata da tutti i cattolici, così che oggi non vi è devozione più praticata dai fedeli di ogni condizione che quella del Rosario. Gli eretici moderni, Calvino, Bucero e altri, che cosa non hanno detto per screditare l'uso della corona? Ma è noto il gran bene che ha recato al mondo questa nobile devozione. Quanti per suo mezzo sono stati liberati dai peccati! Quanti sono stati condotti ad una vita santa! Quanti hanno fatto una buona morte e ora sono salvi! Si leggano i tanti libri che ne trattano.

Basti sapere che questa devozione è stata approvata dalla santa Chiesa e i Sommi Pontefici l'hanno arricchita di indulgenze. Per guadagnare le indulgenze annesse alla recita del Rosario bisogna meditare i misteri. È necessario poi recitare il Rosario con devozione; a questo proposito è bene sapere quello che disse la Santa Vergine alla beata Eulalia, cioè che gradiva di più cinque decine recitate con calma e con devozione, che quindici in fretta e con meno devozione. Si avverte inoltre che è più utile dire il Rosario insieme ad altri che dirlo da soli.