Il Santo Rosario
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La Madonna racconta la sua vita

Padre Janko Bubalo, Mille incontri con la Madonna

Janko — Vicka, almeno noi che vi siamo vicini, sappiamo che la Madonna vi ha raccontato la sua vita, raccomandandovi di scriverla.

Vicka — Questo è esatto. Che cosa vorresti sapere?

J — Vorrei che mi dicessi qualcosa di più particolare.

V — Va bene. Ti sei abituato ormai! Su, fammi delle domande.

J — D'accordo. Dimmi allora: a chi la Madonna ha raccontato la sua vita?

V — Per quanto ne so io, a tutti tranne a Mirjana.

J — L'ha raccontata a tutti nello stesso tempo?

V — Non saprei esattamente. Penso che con Ivan abbia incominciato un po' prima. Con Maria ha fatto diversamente.

J — Da che cosa lo deduci?

V — Beh, a lei la Madonna non raccontava la sua vita quando le appariva a Mostar (là imparava il mestiere di parrucchiera), ma solo quando era a Medjugorje.

J — Come mai?

V — È stato così, come ha voluto la Madonna.

J — D'accordo. Ho interrogato ciascuno di voi cinque su questo. Vuoi che io sia più preciso?

V — Come no! Mi piace se parli tu il più possibile; dopo è più facile per me.

J — Ecco, questo. Secondo quanto dice Ivan, la Madonna ha incominciato a raccontargli la sua vita il 22 dicembre 1982. Dice che gliel'ha narrata in due periodi e che ha smesso di raccontargliela il giorno di Pentecoste, il 22 maggio 1983. Invece con voi altri ha incominciato a raccontarla il 7 gennaio 1983. A Ivanka l'ha raccontata ogni giorno, fino al 22 maggio. Invece col piccolo Jakov ha smesso un po' prima; ma lui, non so perché, non ha voluto dirmi la data precisa. Con Maria ha smesso il 17 luglio (1983). Con te poi, come sappiamo, la cosa è diversa. Ha iniziato a raccontarla a te insieme agli altri, il 7 gennaio 1983; ma poi, come dici tu, a te continua ancora a raccontarla. Invece con Maria l'ha fatto in un modo particolare.

V — Qualcosa Maria me l'ha raccontato, ma non mi è del tutto chiaro.

J — A lei l'ha raccontata soltanto quando era presente con voi, alle apparizioni in Medjugorje. Invece durante le apparizioni che le faceva a Mostar, e che di solito avvenivano nella chiesa francescana, la Madonna soltanto pregava con lei, per la conversione dei peccatori. Faceva questo e nient'altro. Durante le apparizioni a Medjugorje, prima le raccontava in breve tutto quello che aveva detto a voi quando lei non c'era; solo dopo continuava a narrarle la sua vita, insieme a voi.

V — Che possiamo farci! La Madonna ha i suoi piani e fa i suoi conti.

J — D'accordo. Ma la Madonna vi ha detto perché fa così?

V — Beh, sì. La Madonna ci ha detto di fissare bene nella memoria quanto ci diceva e di scriverlo. E che un giorno avremmo potuto raccontarlo anche agli altri.

J — Vi ha detto pure di scriverlo?

V — Sì, sì. Ci ha detto anche questo.

J — Ivan afferma che a lui ha detto che non deve scrivere, ma lui ha annotato ugualmente quello che era più importante. E chissà cos'è.

V — Bene, è affar suo. Ivanka invece ha scritto tutto in un modo particolare.

J — Ivanka dice che è stata la Madonna a suggerirle una scrittura particolare, cifrata, e lei ha scritto tutto in questo modo. Questo per me è molto interessante. Più volte ho cercato di scoprire in qualche modo questo metodo, ma non ci sono riuscito. Ho pregato Ivanka di farmelo vedere almeno da lontano, ma mi ha risposto che la Madonna non le permette neppure questo. Dice che non sa neanche se un giorno glielo permetterà e che cosa alla fine la Madonna farà di tutto questo.

V — Che possiamo farci? A suo tempo la Madonna provvederà a tutto.

J — Sono d'accordo in questo. Ma è strano invece che la Madonna a te continui ancora a narrare la sua vita.

V — Beh, è vero. È una cosa che riguarda solo lei; neppure io ne capisco il motivo, ma la Madonna sa quello che fa.

J — Fino a quando durerà questo racconto?

V — Non so neppure questo. Ho osato chiederlo alla Madonna, come mi avevi suggerito tu, ma lei ha soltanto sorriso. Non lo chiederei facilmente una seconda volta...

J — Non devi proprio chiederglielo più. Vorrei sapere piuttosto se scrivi ogni giorno quello che ti dice.

V — Sì, proprio ogni giorno.

J — Hai scritto anche quello che ti ha detto quando ti è apparsa nel treno, dopo Banja Luka?

V — No, no. Quella volta non mi ha raccontato niente della sua vita. Ti ho fatto vedere anche il quaderno dove scrivo.

J — Sì, ma solo da lontano e la copertina! Solo per stuzzicarmi con quel quaderno...

V — Beh, che posso farci? Più di così non mi è permesso.

J — Cosa sarebbe successo se tu me lo avessi dato in mano?

V — Non lo so. A questo non penso minimamente e sono sicura di non sbagliarmi.

J — Ritieni invece che un giorno ti sarà permesso di darlo?

V — Penso di sì; lo farò di sicuro. E ti ho promesso che tu sarai il primo a cui lo farò vedere.

J — Se sarò vivo!

V — Se non sarai vivo, non ti servirebbe neppure.

J — Questa è una battuta intelligente. Devono esserci scritte delle cose interessanti. È una cosa che continua con te da 350 giorni; ogni giorno un pezzo; quindi una lunga fila di brani!

V — Non sono una scrittrice. Ma vedi, tutto quello che ho saputo l'ho scritto come ho potuto.

J — Hai da dirmi qualche altra cosa al riguardo?

V — Per adesso no. Ti ho detto tutto quello che ti potevo dire.

J — Ah, sì. C'è ancora una cosa che mi interessa.

V — Quale?

J — Che cosa domandi alla Madonna ora che lei, come dici tu, ti parla solo della sua vita?

V — Beh, le chiedo che mi spieghi alcune cose.

J — Ci sono anche delle cose poco chiare?

V — Certo che ce ne sono! Per esempio: lei mi spiega qualcosa usando un paragone. E non mi è sempre tutto chiaro.

J — Accade anche questo?

V — Beh, sì. Anche più volte.

J — Ne uscirà allora qualcosa di veramente interessante!

V — Forse sì. Solo che dobbiamo avere pazienza, fino a quando lo si potrà conoscere. (Il racconto a Vicka, iniziato il 7 gennaio 1983, è continuato fino al 10 aprile 1985).