MEDITAZIONI PER OGNI DECINA

(Dal libro: Prega e sarai felice!)

FAMIGLIA, TORNA A PREGARE IL ROSARIO!

Ascoltiamo la voce autorevole dei santi. Dice san Vincenzo de' Paoli: «Dopo la Santa Messa, la devozione al Rosario ha fatto scendere nelle anime più grazie che tutte le altre devozioni. E con le sue Ave Maria, compie più miracoli di ogni altra preghiera».

Il santo Curato d'Ars aggiunge: «Una sola Ave Maria ben detta fa tremare l'inferno».

E san Luigi Maria de Montfort afferma senza esitazione: «L'Ave Maria ben pregata, secondo i santi, è il nemico che mette in fuga il diavolo, è il martello che lo schiaccia, la santificazione dell'anima, la gioia degli angeli, la melodia dei salvati, la gloria della Santissima Trinità, il piacere di Maria, un bacio casto e amoroso che le si dà...».

E il Santo Padre Giovanni Paolo II un giorno aprì il suo cuore e disse: «Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa. Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. Sullo sfondo delle parole "Ave Maria" passano davanti agli occhi dell'anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo. Essi si compongono insieme nei misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, e ci mettono in comunione viva con Gesù attraverso — potremmo dire — il Cuore della sua Madre» (Papa Giovanni Paolo II, 29 ottobre 1978).

Benedetto XVI a Colonia, parlando ai seminaristi, ha esclamato: «Maria ci mostra Gesù, suo Figlio; ce lo presenta, ce lo fa in un certo modo vedere, toccare, prendere tra le braccia. Maria ci insegna a contemplarlo con gli occhi del cuore e a vivere di Lui» (Colonia, 19 agosto 2005).

Riportiamo, allora, il Santo Rosario nelle nostre case e tutto si illuminerà di pace e di gioia.

Pregate... e vi vorrete più bene! Pregate e sarete capaci di sorridere e di cantare e di gustare la vita della famiglia. Madre Teresa di Calcutta, alzando la mano con la corona del Rosario, spesso diceva: «Io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando Dio mi mette nel cuore l'Amore!». Pregate e accadrà anche a voi.

PRIMO MISTERO GAUDIOSO

l'Angelo annuncia a Maria che sarà Madre del Salvatore

Entriamo nella piccola casa di Nazaret o nella povera casa di Loreto: è il luogo del grande mistero. È il luogo nel quale Maria ha pronunciato il «sì» più decisivo di tutta la storia umana. E noi siamo tutti legati a Maria attraverso il suo «sì»: Maria, infatti, è diventata la culla di Dio in mezzo agli uomini. Ma anche noi dobbiamo diventare culla di Dio; anche noi dobbiamo dire il nostro «sì». Mentre in questo mistero riascoltiamo l'«eccomi» di Maria, ricordiamoci che Dio aspetta il nostro «sì».

SECONDO MISTERO GAUDIOSO

La visita di Maria a santa Elisabetta

Dopo aver pronunciato il suo «sì», Maria non resta in casa; Maria non si chiude nella sua gioia o nel suo stupore: Maria esce, Maria va, perché ha capito che i doni di Dio devono essere donati. Maria ha capito che quando si dice un «sì» a Dio, si dice un «sì» all'amore: per questo Maria diventa immediatamente missionaria. Quante case accanto a noi aspettano la nostra visita; quante persone aspettano che il nostro «sì» sbocci in amore. Non rimandiamo a domani; oggi stesso mettiamoci in viaggio con Maria, perché domani potrebbe essere troppo tardi.

TERZO MISTERO GAUDIOSO

La nascita di Gesù nella povera grotta di Betlemme

Maria e Giuseppe guardano il Bambino nella povertà di Betlemme. Lo stupore di Maria e di Giuseppe deve essere anche il nostro stupore: Dio si presenta in mezzo a noi nella povertà, nella fragilità, nella debolezza di un Bambino. Che grande mistero! Guardando Gesù, noi diciamo: Tu sei l'Emmanuele, il Dio con noi! Ma in ogni bambino Dio ci dà lo stesso annuncio. Ogni volta che nasce un bambino noi dobbiamo avere lo stesso stupore: ogni vita è sacra; ogni vita è preziosa; ogni vita è grande, perché Dio stesso si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Ma oggi quanti sono ancora capaci di stupirsi davanti al miracolo della vita? Purtroppo tanti uomini e tante donne hanno il cuore di pietra: come Erode!

QUARTO MISTERO GAUDIOSO

La Presentazione di Gesù al Tempio

Con lo sguardo della fede, osserviamo Maria e Giuseppe che salgono la scalinata del tempio e portano nelle loro braccia un piccolo e fragile Bambino: è il tesoro di tutta l'umanità. Maria e Giuseppe non hanno niente, sono poveri. Dice l'evangelista Luca che «portarono l'offerta di due tortore»: era l'offerta dei poveri. Eppure quella è la famiglia più felice di tutta la storia umana, perché è la famiglia nella quale è presente Dio. Oh, potessimo capire che la ricchezza della famiglia non sono le cose che si possiedono, ma il cuore aperto a Dio, il cuore diventato ospitale nei confronti di Dio! Guardiamola questa Santa Famiglia di Nazaret e impariamo da questa Famiglia qual è il segreto della gioia di ogni famiglia!

QUINTO MISTERO GAUDIOSO

Il ritrovamento di Gesù fra i dottori nel Tempio

Vorrei precisare, alla luce di questo mistero, che Gesù non si è smarrito. Questo non è il mistero dello smarrimento, ma è il mistero del ritrovamento. Gesù costringe Maria e Giuseppe a cercarlo. Chiaramente Gesù parlava a loro, ma parlava anche a noi per dirci: guardate che Dio va costantemente cercato! Nei confronti di Dio noi siamo ogni giorno pellegrini; ogni giorno dobbiamo cercare il Signore perché ogni giorno possiamo smarrirci; ogni giorno possiamo perdere la luce. Bisogna, allora, ogni giorno rimettersi in viaggio e non avere pace fino a quando non abbiamo ritrovato il Signore. Guardiamo Maria e Giuseppe: con quanta umiltà Lo cercano e con quanta gioia Lo ritrovano!

PRIMO MISTERO LUMINOSO

Il Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano

Da Betlemme al Battesimo nelle acque del Giordano c'è un salto di circa trent'anni. Perché tutto questo tempo di silenzio? Perché questo nascondimento? La risposta è una sola: Dio segue la strada dell'umiltà, rendendosi presente nel mondo con un'infinita pazienza d'amore. Il Vangelo, infatti, ci presenta Gesù in fila con i peccatori: Egli si è immerso nella nostra povera storia e, dal di dentro, la sta conducendo verso l'orizzonte di una nuova Vita.

Gesù è entrato anche nella nostra vita con il dono del Battesimo. Noi stiamo rispondendo al dono? Viviamo il Battesimo? Si avverte in noi la novità dell'amore di Dio?

Mentre preghiamo, ridiciamo il nostro sì al Battesimo, che è il Paradiso già presente in noi.

SECONDO MISTERO LUMINOSO

Gesù manifesta la sua gloria alle nozze di Cana rispondendo alla preghiera di Maria

La presenza di Gesù alle nozze di Cana è un fatto che fa pensare. Dice chiaramente che la famiglia è importante davanti a Dio, Gli sta a cuore; e la famiglia non è completa se manca Dio. La famiglia, infatti, ha bisogno di Dio per accendersi di amore vero e pertanto l'assenza di Dio produce il fallimento della famiglia.

Come si spiegano i drammi di oggi! In quante famiglie si respira aria di indifferenza, di frivolezza, di egoismo: manca Dio, manca l'amore! Preghiamo per le famiglie invocando Maria, affinché ottenga da Gesù il miracolo del cambiamento dell'acqua in vino.

TERZO MISTERO LUMINOSO

Gesù annuncia che il Regno di Dio si è fatto vicino e invita alla conversione del cuore

Le parole di Gesù ci svelano una verità meravigliosa: il tempo è stato riempito dalla presenza di Dio, perché il Figlio di Dio si è fatto uomo e ha messo la sua dimora in mezzo a noi. La storia non la fanno soltanto gli uomini con le loro cattiverie, ma dentro la storia c'è anche Dio!

Allora, nella trama faticosa del tempo, si può incontrare Dio e si può toccare con mano la Sua misericordia che salva.

Rinnoviamo la nostra fede nella presenza di Gesù: apriamoci alla Sua parola; diamo ospitalità a Gesù nel nostro cuore, affinché oggi ci liberi dal male e ci doni lo Spirito Santo.

QUARTO MISTERO LUMINOSO

Gesù, sul monte Tabor, si manifesta agli apostoli nello splendore della divinità

Mentre Gesù va verso il Calvario, assicura gli apostoli che la sua Passione non è una sconfitta, ma è la piena manifestazione dell'amore di Dio.

La Croce, infatti, non è la vittoria della cattiveria degli uomini, ma è la vittoria di Dio sulla cattiveria umana: anche sulla nostra!

Pregando, saliamo sul monte Tabor e ascoltiamo la voce del Padre, che dice oggi anche a noi: Ascoltate Gesù! Seguite Gesù!. Non perdete altro tempo, perché il tempo della vita è tanto breve!

QUINTO MISTERO LUMINOSO

Gesù dona l'Eucaristia alla Chiesa come testamento d'amore

Grazie, Gesù, per il dono dell'Eucaristia, per il dono del Sacerdote, per il dono del Comandamento dell'Amore: Gesù, Tu hai seminato l'amore nel mondo e noi sentiamo il fremito del Tuo cuore, che vuole tutti rinnovare.

Perdona le Messe tradite dalla vita: sono il continuo ritorno di Giuda in mezzo a noi. Perdona le Messe distratte, trascurate, fredde: sono la nostra durezza di cuore davanti all'Amore che dà tutto. Perdona le Messe senza il fervore della carità: sono incontri a distanza, sono abbracci non sinceri. Gesù, mettici oggi in ginocchio davanti al mistero dell'Eucaristia con il fervore e l'emozione dei primi cristiani.

PRIMO MISTERO DOLOROSO

Gesù prega e suda sangue nell'Orto degli Ulivi

Silenziosamente e devotamente accostiamoci a Gesù nell'Orto degli Ulivi. Guardiamolo con lo stupore della fede. Gesù è in ginocchio, prega. Ha il volto rigato di sangue. La sua anima è piena di tristezza: «Sono triste fino alla morte!». Perché? Chiediamolo a Gesù. E Gesù ci risponde: «Soffro per il vostro peccato; soffro per il tuo peccato. Soffro perché il peccato è la più grande stoltezza che l'uomo possa compiere. Il peccato vi fa male e proprio perché vi voglio bene, io non voglio il vostro male». Guardiamo Gesù, per sentire il disgusto del peccato e per unirci in un grande desiderio di amore fino a condividere con Lui la passione che salva.

SECONDO MISTERO DOLOROSO

Gesù è crudelmente flagellato dai soldati

Tutti concordano nel dire che la flagellazione è una pena terribile. Alcuni morivano durante la flagellazione. Eppure Gesù si lascia flagellare. Perché? È una prova d'amore; è il volto di Dio che si rende manifesto in Gesù. Sì, Gesù un giorno aveva detto: «Imparate da me che sono mite e umile di cuore». Ecco l'umiltà e la mitezza di Dio! La forza di Dio è la bontà. In questo mistero Gesù ci dice: il male si vince con il bene; l'odio si vince con l'amore; la cattiveria si vince soltanto con una sovrabbondante bontà. Impariamo lo stile di Gesù.

TERZO MISTERO DOLOROSO

Gesù viene coronato di spine, deriso e condannato alla crocifissione

Pilato domanda a Gesù: «Ma tu sei re?». E Gesù risponde: «Sì, io sono re, ma il mio regno non è di questo mondo». Quante corone regali sono passate di testa in testa e poi sono cadute in terra! Quanti troni sono stati costruiti, ma ora esistono soltanto delle schegge sperdute.

«Il mio regno non è di questo mondo». C'è un altro regno: è il regno di Dio, il regno della bontà, il regno della santità, il regno dell'amore, il regno senza alcuna ombra di egoismo. Gesù vuole introdurci in questo regno e ci invita in questo mistero a non cercare le corone che cadono, ma la corona di Dio; una corona che si conquista dando la vita, vivendo di amore, servendo il prossimo.

QUARTO MISTERO DOLOROSO

Gesù, condannato a morte, sale il Calvario portando la croce

Noi vediamo Gesù che cammina: cammina barcollando sotto il peso della croce. Accanto a Gesù vediamo la Madre: Maria è la donna fedele. Tutti fuggirono nell'ora della passione. Maria proprio in quell'ora ridisse il suo «sì». Aveva detto «eccomi» a Nazaret, lo aveva ripetuto tante volte nella sua vita; nell'ora della passione Maria disse l'«eccomi» che le costò tanto, ma che fu la prova del più grande amore. Anche noi vediamo tante persone che portano la croce. Perché non ci avviciniamo come Maria? È Gesù che soffre ancora; è Gesù che è in agonia sino alla fine dei tempi. Quante volte anche noi — come amava ripetere Madre Teresa — abbiamo l'occasione di soccorrere Gesù, l'occasione di portare la Sua croce. Non perdiamola!

QUINTO MISTERO DOLOROSO

Gesù muore in croce e ci lascia Maria per madre

Mentre Gesù è sulla croce, vede in lontananza il passare dei secoli, il passare degli anni, il passare delle generazioni: vede anche noi. E mentre Gesù è sulla croce, offre la sua vita al Padre per noi come supremo atto d'amore. Quella croce è il centro dell'umanità; quella croce è il cuore di tutta la storia umana; è nella croce che l'amore di Dio è diventato un fatto dentro i nostri fatti, un avvenimento dentro i nostri avvenimenti. Per questo, accada quel che accada, noi abbiamo sempre la speranza, perché l'amore di Dio non lo può spegnere nessuno. La croce di Gesù è la sorgente inesauribile della nostra speranza. Sì, Dio ci ama fino a dare la vita per noi: non stacchiamo mai lo sguardo dalla croce!

PRIMO MISTERO GLORIOSO

Gesù risorge dalla morte

Il mistero della Risurrezione di Gesù è il mistero che fonda la gioia del cristiano e garantisce la sua speranza incrollabile. Anche in mezzo alle persecuzioni, anche in mezzo alle bufere violente della storia, il cristiano può ripetere: Gesù è risorto; l'ultima parola non è il dolore; l'ultima parola non è la morte; l'ultima parola non è l'ingiustizia; l'ultima parola è Cristo risorto. Ecco perché noi cantiamo l'Alleluia anche in mezzo alle tribolazioni, anche in mezzo alle persecuzioni: Gesù risorto è la dimora del nostro ottimismo.

SECONDO MISTERO GLORIOSO

Gesù risorto sale al cielo e ritorna al Padre

Durante l'Ultima Cena, mentre gli apostoli lo guardavano con trepidazione, Gesù disse: «Non si turbi il vostro cuore, io non vi lascio soli. Vado in cielo a preparare un posto per voi e quando avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me» (Gv 14,1-3). Il cristiano vive nell'attesa di questo giorno. Ogni giorno che passa, noi sappiamo che si avvicina il nostro futuro. Santa Teresa d'Avila, ogni volta che suonava la campana, esclamava: «Un'ora in meno da aspettare, il cielo è più vicino». Tu aspetti veramente il cielo? Il tuo cuore batte in quella direzione?

TERZO MISTERO GLORIOSO

Gesù manda lo Spirito Santo che discende sugli apostoli, su Maria e sulla Chiesa

Gesù disse agli apostoli: «Non allontanatevi da Gerusalemme fino a quando non avrete ricevuto lo Spirito Santo. Sarà lo Spirito Santo che vi darà la forza e voi mi sarete testimoni qui a Gerusalemme, dove avete avuto paura, nella Samaria che voi ritenete una terra di infedeli, e in tutto il mondo». La Chiesa vive di Spirito Santo! Ecco perché la Chiesa deve continuamente entrare nel Cenacolo, deve pregare, invocare, chiedere il dono dello Spirito Santo. E quando ha ricevuto il dono dello Spirito, può uscire tranquillamente dal Cenacolo e gridare come Pietro: «Gesù, Gesù di Nazaret: è lui il Salvatore. È lui che può dare la gioia al mondo!».

QUARTO MISTERO GLORIOSO

Al termine della sua vita terrena, Maria è assunta in cielo

Maria disse ad Elisabetta: «Elisabetta, il mio cuore scoppia di gioia, perché il Signore ha guardato la piccolezza della sua serva. Lui rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili». Maria in quel momento non lo sapeva, ma diceva il futuro della sua vita. Proprio perché Maria è la più piccola, proprio perché Maria è la più umile, proprio perché Maria non pesa di orgoglio, Maria è la limpida, è l'Immacolata: per questo Dio l'ha innalzata nel cielo e in lei è già stato anticipato il futuro. Guardando Maria, noi comprendiamo quello che ci aspetta: il cielo, la gloria, il trionfo del bene, la grazia che dal cuore arriverà ad abbracciare anche il nostro corpo per introdurlo nella festa dell'Eternità.

QUINTO MISTERO GLORIOSO

Maria, nostra madre, dal cielo ci protegge e prega per noi

Il quinto mistero glorioso è lo spettacolo del Paradiso. È lo spettacolo che noi dobbiamo continuamente pensare, ricordare e meditare. Ci aspetta una grande festa. Gesù più volte ha parlato del Paradiso come di un banchetto, perché il banchetto è l'immagine più immediata della gioia e della festa. Quando abbiamo qualche pena, qualche tribolazione, quando qualche lacrima solca i nostri occhi, ripetiamo: ma domani ci sarà il Paradiso, domani mi aspetta il Paradiso, il mio futuro è il Paradiso, è la festa dei santi. San Filippo Neri ripeteva in continuazione: Paradiso, Paradiso! E andava avanti sereno e seminava dappertutto il bene. Anche noi dobbiamo fare così.